Uno dei beni rifugio per eccellenza è il diamante, da sempre preferito dagli investitori per una serie di caratteristiche che lo rendono facilmente liquidabile rispetto ad altri investimenti.
Ecco tutto quello che c’è da sapere per investire in diamanti.
Perché è utile investire in diamanti
Il primo motivo per i quali i diamanti sono un investimento utile è quello della sicurezza del rientro dell’investimento fatto.
Sul lungo periodo, infatti, i diamanti aumentano sempre il loro valore e così consentono a chi li possiede di realizzare sempre un buon margine di guadagno.
Inoltre è bene ricordare che i diamanti non sono soggetti a tasse di successione in caso di eredità né al fenomeno del capital gain, per cui gli investimenti in diamanti risultano sicuramente più redditizi.
È pur vero che i diamanti sono considerati un bene di lusso e per questo motivo sulle loro compravendite viene applicata l’Iva al 22% ma questo ostacolo può facilmente essere arginato depositando i diamanti in zone cosiddette franche.
Ce ne sono in tutto il mondo e anche in Italia, in particolare a Genova, a Gorizia e in Valle d’Aosta.
Infine non va dimenticato che un diamante si trasforma in immediata liquidità, soprattutto se è dotato di certificazione e ci si rivolge all’operatore giusto per la sua vendita alle quotazioni più alte, evitando gli intermediari che applicano commissioni troppo onerose rispetto ai diamanti di una certa caratura, quelli dai due carati in su.
Come stabilire il rendimento di un diamante
Una delle domande che spesso si pongono i possessori di diamanti è come stabilire il rendimento di una pietra preziosa in generale e di un diamante in particolare.
Stabilire il rendimento di un diamante è pressoché impossibile perché il valore di una pietra dipende da molti fattori diversi.
Per quantificarlo, infatti, si utilizza il sistema cosiddetto delle 4C che sono colour (colore), cut (taglio), charity (brillantezza) e infine carat (carato).
Più sarà alta la combinazione di questi elementi e maggiore sarà il valore della pietra, ovviamente ogni pietra è unica e diversa dall’altra quindi verrà fatta una valutazione di volta in volta.
Generalmente, però, volendo fare una stima del rendimento di un diamante si può dire che esso aumenta di circa il 4,5% all’anno.
Ovviamente questa percentuale cambierà in base alla tipologia del diamante che si possiede.
Ad esempio le pietre più grandi, quelle dai due carati e oltre, sono più belle da vedere e valgono di più ma sono anche più difficili da vendere e per realizzare l’operazione spesso si deve ricorrere ad intermediari del settore che hanno ovviamente un costo.
Le pietre più piccole valgono di meno ma si vendono facilmente, da sole o montate su un gioiello, e per questo si trasformano in immediata liquidità.
Alcuni diamanti, poi, sono più puri di altri ma per testimoniare le loro caratteristiche è sempre bene rivolgersi ad un istituto di gemmologia che potrà effettuare una perizia accurata e realizzare una certificazione della pietra.
Come verificare l’andamento delle quotazioni dei diamanti
Se si vuole vendere al meglio il diamante che si possiede e realizzare il guadagno più alto, il consiglio è quello di monitorare costantemente l’andamento delle quotazioni dei diamanti.
Come fare però? L’operazione è più semplice del previsto.
Innanzitutto esiste un report periodico, un documento che si chiama Rapaport e che è realizzato da una società specializzata di Anversa che fa arrivare questo documento sulle scrivanie di tutti gli operatori di settore.
Si tratta sostanzialmente di una tabella ufficiale nella quale sono inseriti i valori di ogni pietra incolore rispetto alle 4C che servono a valutare un diamante.
In alternativa, però, è possibile visitare un negozio Compro Diamanti per verificare sui display all’interno il valore del diamante in tempo reale.
Per sapere con esattezza il valore del proprio diamante, però, è sempre bene rivolgersi ad un istituto di gemmologia perché è l’unico che ha al suo interno professionisti del settore, esperti gemmologi in grado di stimare con previsione il valore del diamante posseduto e di dare giuste indicazioni per una sua eventuale vendita.