incontrare le balene grigie in baja californiaLa meta del nostro viaggio è la Baja California, ovvero quella striscia di terra messicana situata sulla penisola proprio al confine sud con lo stato della California. Di fatto Stati Uniti, ma già Messico!

Questa meta è stata a lungo poco considerata, ed è stata riscoperta dai turisti solo negli anni Settanta. Questo perché resta una zona ancora molto selvaggia, adatta perciò a chi ama l’avventura.

La città più grande e più popolosa della Baja California è Tijuana e, proprio da qui, parte una delle strade più famose d’America e, forse, del mondo intero.

La route N° 1 collega con uno zig zag continuo tra una costa e l’altra Tijuana, a nord, con Cabo San Lucas, proprio all’estremo sud della penisola.

Una strada unica, con i meravigliosi paesaggi dell’America Latina e con tante perle che il viaggiatore non può assolutamente lasciarsi sfuggire.

Certo è necessario partire ben attrezzati, infatti chi vuole percorrerla deve dotarsi di un robusto fuoristrada per poter affrontare le zone più impervie, e anche più belle, della penisola.

Il periodo migliore per visitare la Baja California è quello che va da dicembre a maggio (a luglio ed agosto, infatti, la temperatura si fa davvero rovente e può arrivare a toccare anche i 45 gradi).

Il clima, però, è molto diverso da una zona all’altra della pensiola: a nord, infatti, si respira un’aria mediterranea mentre a sud il clima diventa decisamente più tropicale.

Per chi ama la storia, ad esempio, la Carretera Transpeninsular Benito Juarez (nome ufficiale della route N°1) offre un’incredibile tuffo nel passato: nella riserva naturale di El Vizcaíno, al centro della penisola, e più precisamente a nord del paese di San Ignacio si trova uno dei siti più famosi di arte rupestre, diventato anche Patrimonio dell’Unesco.

Qui è possibile vedere, come in un museo a cielo aperto, scene di vita quotidiana di popolazioni che hanno abitato la Baja California sin da tempi antichissimi e che sono restate isolate dal mondo per centinaia di anni.

Queste pitture raffigurano uomini e animali, scene di caccia e del territorio circostante. Stupiscono per la loro tecnica raffinata e ricca di colori e possono, senza ombra di dubbio, essere considerate uniche al mondo.

Nella zona è possibile trovare fino a 400 caverne ricche di queste meravigliose pitture che, grazie anche al clima particolarmente secco della zona, sono arrivate a noi perfettamente conservate e si mostrano al turista in tutto il loro splendore.

Ma sulla strada c’è anche tempo per ammirare l’architettura, in particolar modo quella delle missioni cattoliche che, tra il 600 e il 700, si sono diffuse in tutta la zona.

Come in tutta l’America, infatti, i missionari cattolici (soprattutto gesuiti) arrivati in queste terre lontane con lo scopo di convertire gli indios, hanno lasciato in modo indelebile la loro traccia sia dal punto di vista religioso che da quello artistico.

Requisito indispensabile per l’evangelizzazione delle tribù locali era edificare dei luoghi dove gli indios potessero vivere e pregare.

Diffuse in tutto il Messico, queste missioni presentano uno stile architettonico unico, lontano dai lussi delle chiese cattoliche ma in grado di fondersi naturalmente con il territorio e la cultura locale.

Una sorpresa ancora più incredibile attende il viaggiatore che desidera recarsi in Baja California: le balene. Solo qui l’osservazione delle balene diventa un’occasione per conoscere da vicino, molto da vicino, queste magnifiche creature.

Da dicembre fino ad aprile, infatti, la zona della laguna di San Ignacio diventa un vero paradiso per i whale watchers che possono ammirare migliaia di balene grigie che, dopo aver percorso migliaia e migliaia di chilometri, si radunano qui per partorire e svezzare i loro cuccioli.

Qui possono trovare calma, mare tranquillo, clima mite e scarsa presenza di pericoli (che significa anche una bassissima presenza dell’uomo).

I viaggiatori che si recano in questo luogo hanno la possibilità non solo di osservare questi giganteschi animali ma, a volte, persino di accarezzarli. Questa meravigliosa esperienza vale, da sola, tutto il viaggio organizzato.

Ma non è finita qui: la fauna della Baja California è davvero ricchissima è si possono osservare tartarughe marine, otarie, delfini ma anche antilopi, linci e puma.

Infine il mare, che può essere considerato il motivo principale per visitare questa parte di Messico.

La Baja California è, infatti, circondata da un mare cristallino ed incontaminato dove baie paradisiache si susseguono una dopo l’altra.

Da una parte l’Oceano con il suo impeto e con la sua forza, dall’altra il placido Mare di Cortez e a fare da contorno una spiaggia di sabbia bianca, che invita a rilassarsi e a godersi la pace del luogo.

Sono tante le spiagge da consigliare, proveremo a citare quelle assolutamente imperdibili. Innanzitutto la spiaggia di Punta Lobos, vicino al piccolo paesino di Todos Santos, dove l’Oceano riesce a scuotere tutto il paesaggio con la sua forza.

Ma c’è anche la El Pichiligue, la spiaggia principale de La Paz (ovvero quella che può essere considerata la capitale amministrativa del paese), una bellezza che conserva il suo fascino incontaminato ancora oggi.

Infine la mondana spiaggia di Los Arcos, una delle più importanti della Baja California e molto amata anche dai turisti statunitensi, caratterizzata da sabbia finissima e da un mare cristallino.

Tante di queste meravigliose baie si possono raggiungere con una suggestiva escursione in kayak.

Infatti non c’è solo relax, il turista avventuroso può trovare pane per i suoi denti, scegliendo uno dei tanti sport outdoor che si possono praticare.

Dallo snorkeling per esplorare i meravigliosi fondali marini fino al surf, ovviamente.

Qui dove l’Oceano si fa sentire in modo dirompente, i surfisti di tutto il mondo si radunano per cavalcare l’onda più grande.