dammuso di PantelleriaL’isola di Pantelleria è una meta splendida, a pochi chilometri dalla città siciliana di Trapani: qui è possibile prendere la linea di traghetti o di aliscafi che collegano le due località.

Facile da raggiungere, è il luogo ideale per trascorrere le vacanze, anche fuori stagione.

Infatti le caratteristiche dell’isola consentono di avere sempre condizioni climatiche ideali, con temperature miti e la possibilità di frequentare le zone balneari anche in primavera e in autunno.

Agli inizi di aprile io e il mio compagno abbiano deciso di trascorrere alcuni giorni di vacanza prima di Pasqua sull’isola di Pantelleria.

Abbiamo scelto per l’occasione la formula di viaggio volo + residence proposta dal tour operator Isolamare e abbiamo potuto trascorrere un periodo stupendo.

Non solo la località possiede spiagge bellissime, una natura incontaminata e alcuni luoghi simbolo davvero magici e unici, ma abbiamo potuto provare l’emozione di dormire in un dammuso pantesco.

Si tratta di una costruzione tipica dell’isola e l’unico tipo di edificio che si incontra fuori dei centri abitati. Queste case sono veramente stupende perché abbinano l’esterno rustico e quasi primitivo e interni raffinati, eleganti e sontuosi.

La struttura è composta da muri esterni sono rustici, molto spessi e in pietra lavica locale e da un tetto a cupola davvero evocativo.

Come ci hanno spiegato in agenzia e poi nella stessa Pantelleria, i dammusi sono una rielaborazione della tipica architettura araba da parte dei contadini panteschi, così da tener conto delle caratteristiche e del clima dell’isola.

Infatti il territorio è interessato da elevate temperature, vento e piogge scarse; inoltre la roccia lavica è diffusa quasi ovunque.

A Pantelleria ci hanno detto che in origine queste costruzioni avevano una funzione specifica, cioè convogliare l’acqua piovana, grazie ai tetti a cupola, nelle cisterne.

Finestre e porte di piccole dimensioni proteggevano gli interni dal freddo e dall’afa estiva.

Oggi gli architetti hanno trasformato i dammuso originali in case per vacanze davvero sorprendenti: a prima vista appare un semplice rustico che, anche se dotato uno charme del tutto particolare, pare non offrire granché dal punto di vista del comfort.

Appena entrati ci siamo subito resi conto di quanto ci sbagliassimo. I muri, spessi un metro e quaranta, erano la soluzione ideale per garantire una casa fresca durante le ore più calde e piacevolmente tiepida durante la notte.

Il nostro dammuso era perfettamente isolato, molto di più rispetto a tante case moderne.
pantelleria jardinu

Inoltre gli interni sono assolutamente diversi da quelli a cui siamo abituati normalmente: per questo il nostro soggiorno è stata un’esperienza unica.

Il dammuso è composto da un ambiente centrale e da un susseguirsi di corridoi sinuosi e alcove. Sono camere appartate usate come stanza da letto e, a volte, anche per mangiare.

Non ci sono porte a separare un ambiente dall’altro, ma tende trasparenti che danno all’atmosfera un tocco intimo, ricercato e suggestivo.

Un aspetto molto particolare e divertente che ci ha molto colpiti durante la nostra vacanza a Pantelleria è che qui quasi non esistono i ripiani.

Al loro posto vengono usate le nicchie (chiamate casene) nel muro di varie grandezze a seconda dell’uso che se ne vuole fare. Sono molto semplici da realizzare perché le pareti sono veramente spesse.

Le casene sono usate come porta oggetti, come librerie, per riporre gli utensili in cucina e persino per ospitare il box doccia.

I dammuso possiedono un fascino particolare anche per gli spazi esterni che li circondano: il territorio interno di Pantelleria è disseminato di bassi e larghi uliveti, terrazzamenti e vigne.

I giardini che fanno da cornice alle case sono arricchite da coloratissime bouganvillee e da palme eleganti.

Accanto al nostro dammuso c’era un jardinu, cioè una tipica costruzione in pietra lavica circolare usata per proteggere gli agrumi e gli alberi da frutto dal vento.

E per prendere il sole e godersi i meravigliosi panorami di Pantelleria non poteva mancare la passiatura, la terrazza di fronte alla facciata principale riparata con una copertura di canne.