pasta e fagioliQuanto è davvero conosciuta la vera dieta mediterranea nel nostro paese che è considerato il padre di questo stile alimentare che dal 2010 è divenuto per l’Unesco un Patrimonio Culturale dell’Umanità?

In cosa consiste in realtà questo regime alimentare e quanto coincide con le nostre ricette tradizionali regionali? 

La dieta mediterranea principalmente si basa su alimenti quali il pane e la pasta (possibilmente integrali), la frutta e la verdura, il pesce, i legumi e, alimento essenziale, l’olio extravergine di oliva.

La dieta prevede dosi minime della carne bianca e rossa e di uova; per quanto riguarda i dolci si possono assumere solo occasionalmente.

Vediamo le origini di questo termine oggi così usato: è dai primi anni dopo la seconda guerra mondiale che in ambito gastronomico è circolata la definizione di “Mediterranea” associata alla “Dieta”, a volte fonte di equivoci e interpretazioni nutrizionali e mediche del tutto contrapposte.

E a volte si confonde con la dieta vegetariana, che invece è solo una sua “diramazione”, perché le verdure, la frutta, i cereali, i legumi, le uova e i latticini sono quegli alimenti protagonisti della dieta ma non mancano anche la carne e il pesce.

La tradizione mediterranea è in effetti un termine il quale non indica tanto aree geografiche del sud ma una vera e propria filosofia e anche una pratica per l’utilizzo dei prodotti genuini del territorio, sempre in una visione gastronomica che è diversificata a secondo del luogo.

Sono inoltre molti i vantaggi, specie a lungo termine, del seguire una dieta mediterranea. Lo stile alimentare di tipo mediterraneo è attualmente coinvolto spesso in ricerche e studi in vari paesi del mondo.

Si è ufficialmente riconosciuto che questa regime dietetico protegge efficacemente dai rischi cardiovascolari e si parla anche di una prevenzione contro il declino delle facoltà cognitive e di una protezione da alcuni tumori.

Un recente studio ha indagato sul ruolo che ha lo smog sulla salute e che un aiuto in tal senso arriva proprio dall’alimentazione, in particolare da quell’approccio che è tipico della dieta mediterranea: secondo gli esperti essa ha ruolo benefico che contrasta le conseguenze delle malattie generate dall’inquinamento.

Altri studi convalidano la validità di questa dieta per le donne di una certa età: sembra che abbiano la possibilità di allungare la vita stando in buona salute sia psichica che mentale.

Tutto ciò solo consumando verdure, cereali, legumi, frutta, erbe di campo e aromatiche accompagnate naturalmente da eccellente olio extravergine di oliva.

Il fattore chiave è l’importanza di un’alimentazione in cui prevalgono dei componenti vegetali che sono ricchi di fibre, naturalmente uniti a limitate dosi di pesce e sporadicamente di carni.

Il vantaggio non è solo per le donne: uno studio italiano ha rimarcato la “potenza” sia preventiva che terapeutica del regime mediterraneo.

Si è visto che il consumo di alcuni cibi aiuta nel ritardare il processo dell’invecchiamento agendo sulle singole cellule e impedendo il loro deterioramento.

Inoltre contribuisce a ridurre il rischio di alcune malattie croniche, cosa che con analoghi integratori di tipo sintetico non si riesce ad ottenere.

È una bella notizia sapere che una dieta specifica e facile da seguire, perché basata sui prodotti della nostra terra, può assumere un ruolo determinante di prevenzione per alcune patologie come l’Alzheimer, la demenza, il declino cognitivo e altre ancora.

E lo hanno dimostrato numerosi studi svolti in vari paesi e soprattutto in America.

Queste ricerche hanno confermato che la costante abitudine nel seguire un tipo di alimentazione come quella della dieta mediterranea è di fatto associata a una funzione mentale migliore, a tassi inferiori del declino cognitivo e a un rischio ridotto di Alzheimer.

Ed è una bella notizia, anzi una consapevolezza, che gli alimenti che compongono la dieta mediterranea sono proprio quelli che vengono prodotti da sempre dalla nostra terra e le ricette sono quelle appartenenti alla gastronomia tipica delle nostre regioni.

Ogni regione, in Italia, ha una gastronomia con caratteristiche originali fatta con cibo semplice, perché nella cucina di ogni regione si ritrovano la storia e la cultura di un popolo, le radici dell’arte culinaria.

E l’attuale dieta Mediterranea è di fatto l’insieme di tradizioni alimentari che hanno il minimo comune denominatore nella cultura dei Romani, i quali per molti secoli, hanno unificato l’area italiana.

Le origini della dieta mediterranea sono dovute alla storia del territorio: ad esempio l’ulivo e la vite i quali oggi caratterizzano il nostro paesaggio del bacino Mediterraneo, vi furono portati dai Greci e dai Romani. 

Il tradizionale criterio dell’alimentazione mediterranea è: “mangiare per vivere, non vivere per mangiare“: quindi l’ideale è un regime parco, con alimenti che seguono i ritmi della natura e consumati con gioia, mangiando lentamente e in compagnia di familiari o amici.

Il regime mediterraneo rappresenta competenze, pratiche e tradizioni dal paesaggio fino alla tavola, che includono le colture e la raccolta, la conservazione e la trasformazione ma soprattutto la preparazione e il consumo del cibo.

Si tratta di un modello di nutrizione che è rimasto costante sia nel tempo che nello spazio.

È molto più di un alimento in quanto favorisce l’interazione sociale che è alla base delle tradizioni di una comunità come lo sono le canzoni, le massime, i racconti e le leggende.

La dieta mediterranea è il contrario di un’alimentazione disordinata e compulsiva di quella americana, con Hot Dog e dolci a tutte le ore, magari seduti da soli davanti alla televisione.

L’alimentazione è quindi equilibrata se la vita è equilibrata e viceversa e non deve mai avere una funzione vicariante di valori che mancano nella vita.

Non sono necessarie, nella maggior parte dei casi, diete privative, ma bisogna fare uno sforzo per trovare un proprio equilibrio interiore e di conseguenza fare una scelta, sia qualitativa che quantitativa, degli alimenti che sono salutari e sani.

E allora mangiamo pane, pasta, legumi, frutta, verdura, erbe aromatiche, pesce e soprattutto olio extravergine di oliva per avere un’alimentazione che sia sana e sicuramente ricca di gusto.

E sono tante le ricette che rispettano questi principi e che non devono mancare sulla tavola. Una delle regioni che maggiormente aderisce con le sue ricette tipiche ai dettami della dieta mediterranea è la cucina tradizionale romana

I fondamenti si trovano in Epicuro e poi nell’interpretazione che diedero successivamente i Romani. Spesso, pensando alla gastronomia romana si fa rifermento ai banchetti fastosi, ma in realtà erano solo uso della classe che era al potere e piuttosto episodico. L’alimentazione dei Romani era invece rappresentata, dalla cosiddetta “triade mediterranea” di cereali, vite e olivo, ma anche da legumi, ortaggi e frutta, naturalmente di stagione, oltre a poca carne e di pollame, di suini e ovini. I contatti con gli altri Paesi progressivamente hanno arricchito la cucina romana ma le basi dell’alimentazione sono sempre rimasti i prodotti della dieta mediterranea. 


Le specialità gastronomiche di questa cucina si trova ancora oggi in molti ristoranti della capitale, che offrono ai propri clienti le tradizioni culinarie tramandate dall’antichità. Le pietanze proposte, in genere sono dei piatti genuini che sono il frutto di un connubio perfetto di tradizioni popolari diverse divise per quartiere che hanno dato l’origine alla vera cucina romana, ricca e poliedrica, basata sui prodotti della cucina mediterranea.


Una delle ricette romane, facile da preparare anche a casa, è un piatto saporito e amato da tutti: la pasta e fagioli. L’usanza è di cuocere la pasta con i fagioli insieme, un uso antichissimo in questa zona, soprattutto nella Ciociaria. La pasta e fagioli per tradizione è preparata con i maccaronacci, delle tagliatelle corte fatte di acqua e di farina, cucinate fresche; queste vengono messe a cucinare insieme ai fagioli cannellini e a un soffritto fatto di sedano, di aglio e di rosmarino naturalmente in olio extravergine d’oliva. Si tramanda che i cosiddetti maccaronacci esistessero anche in epoca romana e che proprio Cicerone ne era ghiotto. Ma a quell’epoca si usavano fagioli di una diversa qualità. 

Seguire la dieta mediterranea non solo è semplice e fa bene alla salute, ma è molto appetitosa e gustosa, adatta a ogni pranzo che si rispetti.